12 agosto 2009

Plutarco capiva

“Quando un uomo è depresso ogni minimo malessere è ingrandito dagli spettri paurosi della sua ansietà… Guarda se stesso come un uomo che gli dèi odiano e perseguitano nella loro ira. Il medico e l’amico consolatore vengono allontanati… Siede fuori dalla porta avvolto in tela di sacco o stracci… Di tanto in tanto si trascina nudo nello sporco a confessa re questo o quel peccato. Vegli o dorma, è inseguito dagli spettri della sua angoscia. Sveglio non fa uso della ragione, addormentato non ha tregua nelle sue paure. La sua ragione sonnecchia sempre e le sue paure sono sempre sveglie. In nessun luogo trova scampo dai terrori immaginari.”

Plutarco

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