“Il depresso perde la gioia di vivere, la capacità di godere e partecipare, si attenuano e scompaiono in lui lo slancio vitale, l’energia, la “grinta”, ogni entusiasmo, ogni attimo di gioia.
Il momento peggiore è la mattina, al risveglio: quando vede davanti a sé la giornata come un lago immobile, insuperabile. Una “morta gora” che lo riempie di angoscia. Tutto, dentro e fuori, sembra bloccato. Gli pare un’impresa impossibile arrivare a sera.”
Prof. Giovanni B. Cassano
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