“La depressione rientra nei disturbi dell’umore e questi occupano lo spazio più ampio e più importante tra le malattie mentali. Che cosa si intende per umore? Si può spiegarlo con la metafora delle luci ella ribalta. In teatro, i fasci di luce accompagnano i movimenti di questo o quel personaggio adattandosi con intensità diverse ai suoi spostamenti. Allo stesso modo i sentimenti accompagnano le nostre esperienze sulla scena della vita, conferendo precisi toni e colori “affettivi” a ogni nostro pensiero e azione.
A un tratto, improvvisi lampi abbaglianti di luce investono l’intero palcoscenico: così le emozioni violente irrompono nella nostra vita accompagnando mutamenti e svolte subitanee.
Ecco ora una luminosità più stabile e diffusa, soggetta a lente e lievi fluttuazioni: così il tono dell’umore segue e avvolge la globalità delle nostre azioni, dei pensieri, degli incontri di ogni giorno. […]
Il fondo affettivo ha un ruolo primario nei processi di comunicazione e in ogni momento dà uno speciale colorito emotivo al nostro linguaggio e alle nostre azioni. Il tono dell’umore influenza il nostro modo di pensare, di percepire, di esprimerci e traspare dalla mimica, dalla voce, dai gesti, dal comportamento. Ogni sua variazione riflette il nostro stato di benessere e malessere interiore, i piccoli e i grandi turbamenti dell’equilibrio funzionale del nostro organismo.
Prof. Giovanni B. Cassano
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