26 settembre 2009

Stop

Baccano, fracasso, caos. Vorrei solo far tacere queste voci, interrompere questi rumori insopportabili. Non sento ciò che penso. Mi sfugge tutto, ma sento il vuoto. Tutto ciò non è umanamente sopportabile, lacera, logora. Sento l'invasione nelle cellule del corpo, non sono più io, i pensieri di morte mi persegiutano.

Drogata di mania

Accecante buoi.
Malvagia oscurità.
Sangue nero.
Viscere inermi.
Brividi immobili.
Scatti apatici.
Libertà imprigionata.
Vita morta.
Pesante catarsi,
quando busserai
di nuovo alla mia porta?
Esplosione di idee e tumulti,
dicile follia, torna,
torna a rendere tutto
meno paradossale.
Ridonami l'energia vitale.
Costringimi alle reazioni,
Senza inerzia ma per volontà.

25 settembre 2009

Morte seduttrice

Il cuore batte e l'anima fugge. Il muscolo si contrae, prova a scostare il pesante velluto stretto intorno. Non ci riesce, le emozioni scompaiono. L'oblio torna e io inizio nuovamente a corteggiare la morte: sogno di liberazione dalla dannazione terrena.
Il mantello cela il suo volto ma non può rivelare sorprese, peggio di così non può andare e immagino il suo sguardo di rivalsa. La falce luccica, è tagliente e attrae, voglio trovarmici di fronte e abbandonare la disperazione. Lascerò che lei mi porti con sé, non mi trascinerò, finalmente sentirò la forza in me. Rinascerò, anche se non dopo non dovesse esserci nulla.
Mia dolce amante, ti corteggio e ti attendo, portami via da qui. Salvami dal mio male.
Togli il velluto nero che stringe il mio cuore e avvolgimi col tuo mantello, guardandoti negli occhi sentirò la falce squarciarmi la gola. Il sangue colerà sul mio petto e sarà la redenzione dal dolore.
Morte seduttrice, mi ammagli e ti conquisterò.

20 settembre 2009

Almeno tu vivi

Folle e insana.
Triste e apatica.
Disperata e agitata.
Come l'edera arranco
e mi aggrappo,
a te, a noi.
L'agitazione impedisce
l'amore.
L'anima è in gabbia.
Le emozioni fossili.
Scappa amore,
scappa dalla morte.
Allontanati
dal dolore e vivi.
Sii felice.

19 settembre 2009

Morta dentro

La vita non mi conosce, io non l'ho mai vista, dicono che sia bella. Io non so cosa sia la felicità ma so bene cosa sia il dolore, quindi la morte. Sono morta ma la gente non se ne accorge, vede il mio corpo e pensa che io sia viva, ma se si fermassero a guardare dentro i miei occhi, vedrebbero il vuoto: capirebbero che sono morta. Non facciopiù parte di questo mondo da molto tempo, ormai. Non posso tornare indietro.
Addio, amici, addio. Ciao Sole, ci rivedremo e saremo felici, gioia mia.

18 settembre 2009

Vene velate

Sento scorrere la morte,
nelle mie vene,
scende lentamente.
Raggiungerà il cuore,
allora io finirò,
fisicamente e per sempre.
Ora l'anima giace,
tormentata,
il corpo morirà, presto.

E se solo

E se solo lei non esistesse.
E se solo lui capisse.
E se solo io non soffrissi.
E se solo lui mi abbracciasse.
E se solo io rinsavissi.
E se solo io morissi.

15 settembre 2009

Visita di controllo per disturbo bipolare

Il cuore si spinge fuori dalla gola, batte con forza contro il seno, potrei trovarmelo in mano da un momento all'altro. Vorrei quasi scappare ma devo rimanere cosa ne sarà di me?
Ho completato il foglio cha mi hanno dato, una sorta di questionario a cui dovevo rispondere "vero" o "falso", nonostante a volte la soluzione stesse nel mezzo.
Sono ufficialmente pazza, folle ed emarginata.

Congratulazioni,
hai 22 anni,
hai passato la tua vita a fare stronzate e a soffrire,
ed ora sei pazza!
Brava,
fai a modo tuo,
continua e vedrai dove arrivi!

Mi sento male e, soprattutto, in colpa, dannatamente in colpa. Come posso sempre deludere tutte le persone che mi sono vicino? Perchè mi sento stretta in una morsa quando qualcuno mi vuole bene?
Quante domande a cui la mia mente, umana e limitata, non potrà mai dare risposta!
Quando cazzo mi chiamano dentro? Ho fretta. Non possono fare gli affari loro in un altro momento? Io devo andare!

13 settembre 2009

Mi hai salvato davvero, prof?

Avevo tutto, ma tutto equivale a nulla.
E infatti, così si è rivelato. Da un giorno all'altro l'illusione di benessere crollava. Per sempre. La mia vita si appiattiva e io restavo a guardare, il mio futuro si sgretolava e io nemmeno me ne accorgevo. E' accaduto veloce, senza scampo, non una sola possibilità di salvezza.
Ho fatto il grande errore di non chiedere aiuto e sono arrivata al limite. Col senno di poi, dico per fortuna qualcuno mi ha salvato, si è accorta di me. Mi ha impedito di morire fisicamente. A volte sono lei grata, altre la maledico. Però senza di lei non sarei mai riuscita a godere della mia creatività e, soprattutto non avrei mai provato la vera empatia con Sole.
Grazie a questa persona sono stata male, ho riattraversato l'inferno ma ho anche avuto il raro onore di vivere in completezza, di sentire tutte le emozini e di avere la certezza di fare parte di un tutt'uno con la natura.
Non so cosa provare. Ora mi sto rialzando e la ringrazio, ma quando mi rinchiiuderanno?
Non avrò più la possibilità di uscire dal gioco della vita e, nonostante il suo affetto, potrei arrivare a odiarla.
Sono incoerenza concentrata. Paradosso allo stato puro. Selvaggia, allo stato brado.
A volte vorrei perdere completamente il senno per non capire ciò che accade dentro me.
Sono sul patibolo senza sapere mai se arriverà mai la mia ora, in agonia.
Non potrebbe risolvere qualcun'altro il problema per me?

Dieci minuti d'inferno

Mi sveglio, non mi alzo.
Mi costringo, non ci riesco.
Guardo Simo, non fissa me.
Dorme, non mi cerca.
Trovo la forza, mi trascino nella posizione eretta, una battaglia vinta e una guerra ancora tutta da combattere. La mente mi tradisce, non le importa di me. Dalle farneticazioni dei miei amici, ieri sera, mi sono sentita impazzire, non avverto più nemmeno un contatto marginale con la realtà. E' come se tutto appartenesse ad un'altra dimensione, il mio punto di vista non si identifica a quello dei più.
Mi tormenta il pensiero della mattanza che ogni giorno viene compiuta contro gli animali, poveri esseri innocenti. Dovremmo essere solidali con loro e invece li usiamo come oggetti quando sono fortunati. Il mio cuore sembra strizzarsi su sè stesso, la morsa si stringe intorno alla gola e solo un lebile respiro trova spazio per uscire dallo sconforto.
Immagini di sangue, orrore, orrore, orrore. Mi perdo, sono in un labirinto senza uscita, condannatta a tormentarmi per il resto dei miei giorni. Cerco invano di arrampicarmi sulle pareti, le mie unghie mangiucchiate stridono ed io mi ritrovo per terra. Si apre un baratro, rientro nell'oblio, cerco di restare nel labirinto ma ogni possibilità svanisce, mi sento male, voglio continuare a provare emozioni. Mi ritrovo nell'apatia, di nuovo.
Vado a fare colazione.

12 settembre 2009

Post a vanvera!

La vita riserva un sacco di sorprese, lo sappiamo tutti, ce l'hanno ripetuto fino allo sfinimento...
Ma non per tutti è così, alcune persone hanno una vita talmente piatta da incutere timore a chi le circonda, fondamentalmente si ha paura di rendere questa persone ancora più infelici di quanto già siano. Non vi chiedete dove voglia arrivare perchè sto scrivendo a ruota libera e non lo so nemmeno io...
Sono al pub col mio miniPc, premo i tasti come se fossero istintivamente i miei pernsieri... riesco a essere completamente sincera solo con la tastiera. La mia migliore amica, la mia ancora. Ma a dirla tutta anche biro e quaderno sono molto vicini a me.
Penso sia capitato a ognuno di noi di scrivere giusto per il gusto di farlo, senza freni, tanto per sfogarsi... E' altamente catartico, penso non ci sia nulla di più liberatorio della scrittura: non ti pone limiti.
Ora sono arrivate le altre, vado.

6 settembre 2009

Crisi familiare

Sono in camera, sento i miei genitori litigare. Mi metto le mani sulle orecchie, mi dispero. Avrei tanto bisogno di qualcuno che mi rassicuri e, invece, sono sola. Mi sento molto sola. Vedo l'isolamento che mi sono costruita e sento la difficoltà degli altri nel conoscermi. Non riesco a parlare sinceramente con nessuno: ho paura di far soffrire le persone.
Sento urlare, la mia mente inizia a fremere. Un peso sempre più opprimente mi schiaccia la gola. Sento il dolore e l'infelicità nella voce di mia madre, non lo sopporto, io l'amo. Voglio solo diventare sorda, voglio solo essere serena.
Perchè non mai potuto godere della spensieratezza?
Ho paura che sia colpa mia se i miei genitori stanno litigando, in realtà l'hanno sempre fatto ma ultimamente le cose stavano migliorando. Poi è arrivata di nuovo la belva, la depressione a tormentarmi e loro sono diventati due corde di violino.
Non lo so, non lo so. Voglio solo che tutto finisca! Vorrei la mente confusa e invece quella sensazione non arriva mai quando mi sarebbe necessaria.
La mia mente si comporta come la vita, infatti io penso sia una proiezione d'essa. Come se il dentro e il fuori coincidessero, come se realtà e pensiero non fossero distinguibili. In effetti, se ci si ferma a riflettere, ognuno vede il mondo in modo diverso, ovvero attraverso il proprio pensiero.
Vuoi vedere che la meno matta sono proprio io?

Sento di nuovo la discussione, non riesco a capire cosa dicono, ma ogni parola scva nella mie viscere, sempre più in profondità. Voglio morire.

5 settembre 2009

Estraniata dal mondo...

Sento le voci delle persone distanti, estranee. La realtà mi appare rimbombata, come sfocata.
Non capisco cosa stia accadendo al mio cervello, so solo che il mio animo è appiattito, perso nell'apatia.
Ho bisogno di avere Sole vicino, ho bisogno che la mia stella splendente mi ravvivi il cuore.

4 settembre 2009

Incoerenza


Una morsa alla gola,
il respiro si interrompe,
la pura di morire si impossessa di te.
Il risveglio dal sonno,
dalla salvezza.
Il ritorno alla realtà,
alla morte.
Pensieri confusi,
frasi spezzate, fuggite.
Immagini sfocate,
fluorescenti.
Decadenza dell'essere
o elevazione dell'anima?